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Da redazione,

La domanda di prodotti biologici in Italia è in forte crescita e può rappresentare una grande opportunità per l’intero comparto agroalimentare italiano. Sono tre gli ingredienti fondamentali per rispondere al meglio a questa sfida: la formazione, e quindi un adeguamento sul piano della conoscenza da parte delle aziende, la filiera, cioè attuare strategie condivise e in un’ottica di economia di scala, e il binomio ricerca-innovazione”.

E’ quanto ha dichiarato Pierluigi Sassi, vice presidente del Gruppo Roullier, aprendo i lavori del seminario “La coltivazione biologica della barbabietola da zucchero”, organizzato dalla Cooperativa Produttori Bieticoli (CoproB), Federbio e Timac Agro Italia al Fico di Bologna. Hanno partecipato Claudio Gallerani (presidente CoproB), Paolo Carnemolla (presidente Federbio), Giovanni Campagna (responsabile CoproB) e Luca Marcheselli (responsabile CoproB progetto Bio), che ha illustrato i risultati della campagna 2018 per la coltivazione biologica delle barbabietole. CoproB è il più importante produttore del settore bieticolo saccarifero italiano attraverso il marchio Italia Zuccheri.

Da redazione,

Una partnership all’insegna dell’innovazione e della promozione del biologico tra due player del settore agroalimentare: FederBio, Federazione nazionale di organizzazioni fondata nel 1992 con l’obiettivo di tutelare e favorire lo sviluppo di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, e Groupe Roullier Zone Italie, holding Italiana del Gruppo Roullier, leader mondiale nel campo della nutrizione vegetale e animale con oltre 3,2 miliardi di euro di fatturato e 8.000 dipendenti.

Sulla base dell’accordo strategico, Groupe Roullier (con i suoi marchi Timac Agro Italia e Timazootec) e FederBio collaboreranno per promuovere la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni, con l’obiettivo di migliorare la produttività e la competitività delle aziende agricole e zootecniche attive nel settore. In questa sfida, il Gruppo Roullier si avvarrà delle innovazioni derivanti dall’attività del Centro Mondiale dell’Innovazione, il più grande centro di ricerche privato d’Europa dedicato alla nutrizione, inaugurato dal gruppo francese a Saint-Malo nel 2016.

L’accordo prevede, inoltre, la messa a punto di un’attività formativa specifica e certificata, curata da FederBio attraverso la sua Accademia Bio, dedicata agli esperti di Timac Agro Italia e Timazootec. Grazie a quest’iniziativa particolarmente innovativa per il settore, i tecnici del Gruppo Roullier potranno assicurare l’assistenza nutrizionale più qualificata anche alle aziende agricole che operano in regime di biologico.

“Siamo lieti – dichiara Pierluigi Sassi, vicepresidente di Groupe Roullier Zone Italie – di poter contribuire con il supporto di FederBio allo sviluppo dell’agricoltura biologica, un settore sempre più strategico per l’agroalimentare italiano e sempre più apprezzato dai consumatori. Il protocollo che abbiamo siglato impegna il Gruppo Roullier a presentare nel più breve tempo possibile al mercato italiano le soluzioni più innovative, capaci di coniugare i valori del biologico con le aspettative produttive degli operatori, fornendo così nuovi strumenti per affrontare questa nuova sfida per le filiere agroalimentari: il Bio come fenomeno di massa”.

“Siamo soddisfatti di aver avviato questa importante collaborazione con un’azienda di rilievo internazionale come Groupe Roullier Zone Italie che ha deciso di investire in maniera significativa nel biologico. Metteremo a disposizione tutto il nostro know how per supportare efficacemente i suoi tecnici nello sviluppo di soluzioni innovative tese a ottimizzare la produttività e competitività delle aziende agricole e zootecniche attive nel settore, con assoluto rispetto anzitutto dei principi fissati nella normativa europea dell’agricoltura biologica e dell’approccio agroecologico che ne è alla base”, ha commentato Paolo Carnemolla, Presidente FederBio.

 

"Biologica e hitech: Federbio e Groupe Roullier portano l’innovazione nei campi". Clicca qui per leggere l'articolo del Sole 24 Ore